E’ arrivato il momento di raccogliere le talee di salici per la realizzazione di interventi di ingegneria naturalistica. Solitamente utilizziamo interventi di consolidamento spondale che abbiamo già realizzato ed effettuiamo potature di contenimento con la raccolta di talee.
La nostra specialità sono le talee di salici arbustivi che sono maggiormente indicati per gli interventi di ingegneria naturalistica in quanto le piante una volta attecchite non assumono dimensioni esagerate. I salici arbustivi infatti non hanno un fusto unico, ma formano una corona di fusti policormici e gli stessi sono molto flessibili (si usano infatti per manufatti di vimini). Il fatto che siano flessuosi permette che questi nel caso di consolidamenti spondali non presentino resistenza alla corrente ma si flettano e non ostruiscano il normale decorso della corrente.
I salici che utilizziamo sono:
- Salice grigio – Salix cinerea – con foglie disposte a spirale e con pubescenza sulla pagina inferiore che fornisce questa tonalità grigia – adatto per scarpate umide e argini di fiumi
- Saice rosso – Salix purpurea – caratterizzato da rametti giovani rossi e foglie lanceolate – i rami sono flessuosi ed è l’ideale per realizzazione di viminate
- Salice riparolo – Salix eleagnos – E’ una specie pioniera ed eliofila tipica di suoli di greto ciottolosi e ghiaiosi con falda superficiale
- Salicone – Salix caprea – Può assumere anche portamento arboreo ed è prima pianta pioniera nei fronti di frana – Può confondersi con il salice grigio se non per differenze cromatiche e dal fatto che le foglie sono più allargate all’apice, e dalle escrescenze nel fusto dette “salienze” – Si dice che sia difficile la propagazione per talea ma da esperienza non ci risulta.